Da dove comincio questo Happy Friday?
Quando arrivo a scriverlo di giovedì sera non è mai per mancanza di idee o argomenti, ma spesso è l’opposto. L’immensa voglia di esprimere ciò che sento, spesso mi blocca nello scrivere perché vorrei solo avervi qui davanti e parlarvi di persona.
Devo dire che in questo ultimo periodo il lavoro che sto facendo su me stessa, nell’ascoltarmi e nel percepirmi nel presente, se da una parte mi sta facendo crescere, dall’altra mi fa rendere conto di quante cose mi arrivino senza chiedere il permesso. Alcune di queste mi aiutano, altre danno inizio a innumerevoli tabù che spesso devo interrompere cercando di spostare lo sguardo altrove.
I miei pensieri scorrono veloci, cambiano insieme agli eventi, e mi piace in momenti come questi condividerli con persone che ormai posso dire di avere la fortuna di aver incontrato, anche solo virtualmente. Fin dal mio primo lavoro in palestra mi accorsi di come le clienti e l’insegnante si scelgano a vicenda, in base alle loro affinità energetiche. Io con voi mi sento capita perché so che ci siamo scelte e, anche se questo happy friday sembrerà un po’ confusionario, voglio scrivere ciò che mi passa per la testa e sono sicura che tante di voi potranno ritrovarsi in qualche riga.
Prima di andare avanti vorrei dirvi ancora grazie, perché ora più che mai vi sento vicine e mi piace vedere come si stanno evolvendo le cose.
Mi sento di dire che SGP non è più Selly e il suo team, ma SGP è una community di donne intraprendenti, coraggiose, sognatrici, ambiziose e che credono in un valore grande come quello della condivisone e del supporto nel nostro mondo: quello tra donne. Mi sento affine a tante di voi e non vedo l’ora di poter creare le circostanze giuste per poterci finalmente incontrare dal vivo perché, anche se tra poco usciremo con un’app, noi tutte sappiamo che il nostro non vuole essere un mero prodotto, ma un programma efficace, sempre più all’avanguardia dal punto tecnologico, ma mosso da un grande cuore e da occhi che non vedono l’ora di guardarvi anche oltre ad uno schermo.
In questo momento sono sul treno, nelle cuffie ho una canzone che mi ha fatto scoprire una persona speciale a cui voglio molto bene – Find it hard to say di Lauren Hill – mi piace pensare che ora prima di andare avanti a leggere l’Happy Friday la stiate ascoltando proprio come sto facendo io.
Che potere incredibile ha la musica? Proprio qualche giorno fa, passeggiando e guardando i colori dell’autunno in un’altra città ho detto:
“Tutto scorre e cambia così velocemente, ma sai di cosa sento tanto il bisogno ora?”
“Di cosa ?”
“Ho bisogno della musica, ho il rimpianto di non saper ancora suonare uno strumento, volevo iniziare le lezioni di chitarra un anno fa e poi, nonostante ci sia una grande desiderio di farlo, mi sono lasciata travolgere dagli eventi che mi hanno portato a rimandare perché non era il momento giusto. Sai, troppo lavoro, altre priorità.”
Dovremmo farci più caso a quante volte mettiamo da parte le nostre potenziali passioni, dovremmo diventare più brave a fermarci mentre ci raccontiamo qualche scusa o mentre accettiamo l’ennesima compito extra al lavoro che però non ha niente a che fare con i nostri veri interessi. Dovremmo ricordarci più spesso che vivere il momento non deve essere solo una frase da condividere perché va di moda, ma che ha bisogno di essere applicata per iniziare a gestire il nostro tempo con più consapevolezza e anche con un pizzico di egoismo.
Quali sono le mie priorità oggi? E domani? Cosa non sta funzionando se le mie giornate sembrano sempre più lunghe e io non ho mai tempo per me stessa? Ogni volta che vado a Las Palmas mi meraviglio sempre di come le mie giornate siano diverse e più ricche di emozioni e di tempo per coltivare i miei pensieri e la mia persona. Posso dire con fermezza che la mia esperienza a Las Palmas mi ha fatto capire che ci sono diverse possibilità di vita e che non è vero che quelli che io avevo sempre considerato bisogni, erano veramente tali, ma che è l’ambiente in cui viviamo a renderli tali. In tutto dobbiamo credere fermamente che è nelle nostre mani la possibilità di poter cambiare ogni volta che sentiamo che stiamo vivendo una vita che non ci appartiene.
“Ma poi come si fa a sapere che andrà bene? Come si fa a sapere che sto facendo la cosa giusta?”
So che tante di voi sono fermate da questa paura e dal timore dell’ignoto che il cambiamento provoca, ma io vi ribatto facendovi riflettere: l’infelicità non è già un motivo valido per poter cambiare paese, relazioni, lavoro, studi, vita? Come possiamo pretendere di volerci conoscere meglio, se facciamo scegliere agli altri cosa è più giusto per noi? Come si può coltivare e trovare serenità se ancora abbiamo difficoltà a riconoscere i nostri reali bisogni? Ha senso dunque correre ad una lezione di yoga o leggere di continuo articoli sulla meditazione quando non riusciamo a mettere ordine sulle nostre priorità e facciamo fatica ad ascoltarci? Penso che per quanto sia importante l’informazione, il grande problema di questo periodo sia l’eccessiva e compulsiva voglia di mettere nella nostra testa continui input, finendo però poi per imitare qualcuno invece che sviluppare il nostro potenziale e la nostra personalità. Il rischio di tutto questo è più grande di quello che pensiamo: se passiamo una vita a guardare gli altri e ad accettare di essere giudicati, si rischia di non sviluppare una propria individualità, di sentirsi imitazioni che però non sono abbastanza brave, belle, produttive, precise ecc… È Il confronto continuo senza sosta che annichilisce la nostra vera personalità e non ci fa vivere i nostri reali bisogni.
Ora nelle cuffie c’è Fool, un pezzo bellissimo di Nu feat Jo Ke.
Rifletto con la testa vicino al finestrino, fuori c’è una luna che mi accompagna, che mi ispira, che mi emoziona. Il cielo fino a pochi secondi fa era azzurro con delle sfumature rosa e adesso è diventato buio, quasi improvvisamente. Guardo la mia mano destra mentre scrivo al telefono , sono screpolate e ancora un po’ abbronzate dai giorni passati a Las Palmas che ricordo sempre con un po’ di malinconia. Il tatuaggio che mi ricorda che TODO ES POSIBLE si sta un po’ scolorendo, me lo avevano detto che le lettere così piccole nel tempo si sarebbero lette meno, ma a me non ha mai importato molto perché io, ogni volta che lo guardo, so sempre cosa c’è scritto, so cosa significa per me.
Tutto scorre così veloce ragazze mie, e come il cielo che ho appena visto mutare, io mi sento in un vortice pieno di vita in cui vedo sempre più chiaro il mio compito, la mia missione. Più cresco e più riesco a comprendere i miei errori del passato, le mie ribellioni, il mio carattere così difficile e chiuso che mi ha visto passare tanto tempo da sola. Più cresco e più mi sento responsabile, ma anche sicura della donna che sono e che voglio essere . Per ora non ho nessuna paura degli anni che scorrono perché credo che teniamo al tempo solo quando nel percorrerlo siamo infelici di quello che stiamo facendo e di come ci stiamo comportando. Io ho tanti difetti , ne ho tanti ragazze ma sapete cosa? Se mi fermo a riflettere riesco a stare con me stessa, perché sono stata capace di perdonarmi, di perdonare e di lasciare andare i rancori e soprattutto di saper cambiare quando era giusto farlo. Mi sento coraggiosa, fragile talvolta, ma è anche vero che lo sono perché tutto ciò che fa parte della mia vita cresce anche in termini di responsabilità. Vi sono tante cose nuove che non giudico come negative, ma solo nuove, costruttive e reali. Continuo a guardare la Luna e ad ascoltare musica, sono una persona che si emoziona spesso, è un mio canto liberatorio e ora penso al fatto che sto trovando sempre più significato alle sofferenze che ho passato.
Sono quasi arrivata a destinazione ed è così che voglio finire questa sorta di flusso di coscienza che mi ha fatto compagnia in questo viaggio. Voglio dirvi che, anche se in questo momento potreste non capire il perché di tante cose, anche se state vivendo delle difficoltà o non vi sentite per qualche motivo gratificate dalla vita… io voglio dirvi di non mollare, di non lasciarvi vincere dalle lamentele, dalle scuse, dalla noia, dagli errori. Abbiate il coraggio e la voglia di fare uno sforzo, perché di questo si tratta: di stringere i pugni e di uscire di casa guardando il cielo con occhi diversi. Lasciate andare i rancori, la rabbia, state insieme alle persone affini a voi senza sprecare tempo a voler cambiare qualcuno, perdendo così la serenità di troppi momenti . Studiate e ispiratevi per pensare in maniera diversa da quella che non vi ha portato nella giusta direzione e non imitate nessuno che possa sembrarvi migliore di voi, perché non è questo il modo giusto per crescere. Nessuno è come noi, perché ognuna può essere unica e può davvero fare la differenza nella vita di altri. Decidete le vostre priorità, ascoltate i vostri bisogni il più incondizionatamente possibile dal mondo esterno. State da sole per un periodo se vi serve, ma date inizio a questo viaggio, guardate il cielo che cambia nelle sue sfumature, guardate la luna, emozionatevi con la vostra musica, ricominciate di nuovo a sognare, cominciate a sentirvi all’altezza di ogni situazione che andrete ad affrontare.
Facciamoci valere ragazze mie, andiamoci a costruirci con il cuore e la nostra intelligenza il nostro destino.
11 Ottobre 2019