Riconoscere con sincerità i propri bisogni

Motivation

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Riconoscere con sincerità i propri bisogni

Oggi pomeriggio avrei dovuto prendere l’aereo per rientrare in Italia, ma ho deciso di fermarmi ancora per qualche giorno a Las Palmas.

Dopo aver trascorso gli ultimi mesi a fare avanti e indietro tra Puglia, Padova e Milano per riuscire a vedere Diego, ho sentito l’esigenza di rallentare un po’ e rifocalizzarmi sulle mie abitudini.

Stare qui mi ha permesso di ricordare tutti i momenti belli che ho vissuto in questa città: è nel bar a Las Canteras – che ora mi piace definire come il mio ufficio fronte mare – che sviluppai le basi per dare vita a quello che oggi è SGP, ed è sempre lungo quel paseo che incontrai per la prima volta Diego.
Eppure a Settembre dell’anno scorso, quando avevo affittato una casa nel sud di Gran Canaria, era tutto diverso.

Mi ero isolata lontana da tutto e da tutti, rifugiandomi nei libri e nella meditazione. Piano piano però iniziai a rendermi conto che quella scelta estrema stava facendo emergere dentro di me diversi pensieri negativi.
Siamo esseri sociali e, seppur c’eravate voi attraverso le dirette a tenermi compagnia, anche io avevo bisogno di dare più spazio alle relazioni, alle amicizie, alla famiglia. È anche per questo, oltre che per supportare Diego nella decisione di riprendere la sua carriera sportiva, che ritornai in Italia.

Provo una sensazione strana a pensare che fui sollevata a salutare questo oceano, questo posto e i suoi stupendi tramonti. Quelle albe che riescono ogni volta a farmi emozionare e che quando sono a Milano mi mancano così tanto.

È incredibile come ci abituiamo alla nostra realtà, a volte fino al punto di dimenticarci come per certi aspetti stavamo bene in altre circostanze.
Per un certo istinto di sopravvivenza o un qualche meccanismo di difesa, riusciamo ad accettare anche delle cose che non sono congeniali per noi. 

In questi giorni, prendendo consapevolezza e facendomi delle domande, ho capito che stavo perdendo di vista le mie priorità.
Dopo aver fatto chiarezza, ho preso coraggio: ho detto a Diego che, indipendentemente da quello che sarà il suo futuro nel Futsal, non resterò fissa a Milano, ma ritornerò a Las Palmas più spesso.

Ora, non avendo figli o una famiglia, non sono disposta a mettere da parte dei bisogni che per me sono importanti. Non voglio avere rimpianti e cerco per quanto possibile di evitarli. Oggi a 32 anni ho accumulato una serie di rimorsi, ma so che non posso fare nulla per cambiare quello che è stato il mio passato. La mia unica responsabilità è quella di impegnarmi per vivere al meglio il presente e per costruirmi il mio futuro. 

Non credo ci sia un modo giusto o sbagliato di vivere una relazione. Ho sempre preferito riconoscere con sincerità i miei bisogni piuttosto che ignorarli e fingere che tutto vada bene.
E se a volte mi capita di sentire una parte di me malinconica, non ho paura ad attraversare quell’emozione.
Scelgo di seguire la mia strada, spesso solitaria, che ho imparato a vedere come speciale, del tutto personale.

Non siamo fatti tutti per le stesse cose, ma di infinite parti e infiniti bisogni, talvolta contrastanti fra loro.
Tocca a noi poi capire a cosa vogliamo veramente dare priorità in un determinato periodo della nostra vita.
Troviamo il coraggio per mettere in discussione le nostre stesse scelte e cambiarle.
Affrontiamo la paura, facendoci forza con il nostro perché.

29 Aprile 2022