LA FILOSOFIA DEL TOGLIERE

Motivation

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LA FILOSOFIA DEL TOGLIERE

Negli ultimi anni, nel gestire la mia vita e i miei impegni, ho fatto mia la filosofia del togliere, anziché aggiungere. In passato però non è sempre stato così.
Ho fatto molta fatica a cambiare, ma arrivata ad un certo punto è stato necessario.

All’epoca lavoravo in palestra, ma avevo anche tantissimi altri progetti in mente e sentivo che potevo realizzare qualcosa di diverso. La mia attitudine era quella di fare tante cose alla volta, di dire sempre sì agli altri, ai clienti, agli appuntamenti di lavoro, dimenticandomi però delle cose che per me erano importanti. Alla fine in tutto quel caos in cui mi trovavo – tra doveri e pensieri – non riuscivo a concludere nulla di quello che avrei voluto.

Un punto di svolta è stato quando una persona che stimo molto mi fece notare una dolorosa e tremenda verità della mia vita:

“Selene tu dici sempre di avere un sacco di progetti, ma ti vedo poco concreta”.

Sentirmi dire quelle parole fu orribile, ma aveva ragione.
Purtroppo o per fortuna, sono gli schiaffi in faccia come questo a permetterci di trarre gli insegnamenti più importanti.

È faticoso lavorare sulle caratteristiche che da anni fanno parte di noi, ma si può sempre migliorare. Si può scegliere di abbandonare determinati atteggiamenti ed agire diversamente.

Con il tempo sono diventata molto brava a selezionare alcune priorità e mettere le mie energie su poche cose alla volta, portandole a termine. Ho imparato a rispettare i miei tempi e a seguire i miei ritmi, non più quelli degli altri.

Spesso quando siamo stanche, stressate o insoddisfatte, abbiamo la tendenza ad andare alla ricerca di novità da apportare nella nostra routine, pensando che inserire degli ulteriori impegni in agenda sia la soluzione. Il più delle volte si rivela poi essere un autosabotaggio, che ci distrae dalle cose importanti.

Siamo immersi in una società che ci educa a performare, a fare sempre di più, in cui tutto scorre di fretta e rallentare sembra un reato. Ci sentiamo costantemente in dovere di muoverci, di tenerci occupate facendo o pensando a qualcosa. E credo che sia anche per questo che per sfuggire a quelle nostre stesse sensazioni di malessere e frustrazione cerchiamo inutilmente di riempirci di cose o di persone.

Fermarsi, bloccare tutto, sarebbe irrealistico. Ma possiamo decidere di diminuire la velocità alla quale stiamo andando, di viaggiare a un ritmo meno frenetico, adatto a noi, che ci permetta di riflettere su come ci sentiamo.
Prendersi uno spazio per stare in silenzio è fondamentale per il proprio benessere e dobbiamo imparare a godere del nostro tempo, anche senza fare nulla.

L’errore più comune è quello di puntare solo al raggiungimento degli obiettivi, tanto fisici quanto lavorativi, perdendo però di vista il come si sta vivendo il percorso.
I risultati piacciono a tutti, ma bisogna sempre ricordarsi di non barattarli con il proprio benessere e trovare un personale equilibrio.
Non dobbiamo vedere il miglioramento come un continuo fare di più, ma bisogna porre il focus sulle cose importanti. Anche in un percorso di fitness dobbiamo capire quando dire di no, per dire sì a noi stesse.

 

 

04 Marzo 2022