CREDERCI SEMPRE

Motivation

11 min

CREDERCI SEMPRE

Capitolo 1: dall’idea alla sua realizzazione. 

La scena di ieri mattina ve la devo proprio raccontare…
Ma facciamo un piccolo passo indietro. Le cose stanno correndo velocissime, SGP cresce, dal TEAM ai progetti, e io e Vale ci siamo interrogate più volte su come gestire tutto. Ci siamo prese in carico responsabilità anche più grandi di noi, ma ad un certo punto, per il nostro bene e quello del progetto, abbiamo capito che sarebbe stato fondamentale appoggiarci ad una figura che ci aiutasse a realizzare e pianificare al meglio tutto ciò che abbiamo in mente di fare. Così è entrato in squadra Gabriele, un consulente strategico che ci affiancherà da ora in avanti nel nostro progetto. Ci siamo visti ancora poche volte, ma come per tutte le altre figure che fanno parte di SGP, mi ha trasmesso sin da subito la passione che mette ogni giorno nel suo lavoro, ed una energia che mi ha colpito davvero.

Nella primissima sessione di lavoro qualche settimana fa ha voluto tenermi in sala e farmi parlare a ruota libera in un brain-storming che faticavo a controllare tante erano le idee.  Fu una vera tempesta di parole. Alla fine di quelle ore mi sentivo sfinita, ma ho amato ogni secondo di quella riunione perché sapete quanto mi piace visualizzare, pensare e progettare. Ma come tutte le cose poi bisogna scontarsi anche con la realtà delle cose  proprio come è accaduto ieri mattina.

Ero carica, il giorno prima avevo avuto degli importanti appuntamenti di lavoro che non vedevo l’ora di condividere con loro, così ieri al nostro terzo incontro ci siamo seduti e ho preso subito la parola:

“Pronti? Ho delle novità, come sapete l’app di SGP non vuole essere solo una scheda visualizzata in modo interattivo al telefono, ma un esperienza differente nella quale includere tutto il mondo di SGP. I contenuti saranno continuativi e ieri ho trovato uno spazio dove poter fare qualcosa che sento sarà un ulteriore passo avanti: lo chiameremo SGPday.“ 

Ho parlato per almeno 40 minuti, Vale mi ascoltava e Gabri prendeva appunti. Si segna sempre tutto, pensate che nella nostra prima riunione aveva riempito 5 pagine di quaderno (credo che quel giorno abbia capito che un po’ matta lo sono davvero) Ahah

Bene, ad un certo punto ci guardiamo.
Tutto bello? Si
Tutto fattibile? Certamente
Ma ecco che passiamo sempre alle note dolenti, quelle che non piacciono ad una mente creativa come la mia, ma che sono necessarie per realizzare tutto il processo che fa sì che un’idea si concretizzi in un progetto.

“Selly ci sono queste criticità, facciamo un passo alla volta partendo da questo, e poi questo, ma avremo bisogno di questo e quest’altro”.

Silenzio. Cercavo nei loro occhi il mio stesso entusiasmo, ma mi avevano appena messo davanti la realtà delle cose. Non è che non mi appoggiassero, anzi, ma le loro menti mentre visualizzavano, si stavano fermando ad analizzare ogni singolo passaggio che avrebbe portato alla realizzazione del progetto che avevo esposto.
Credetemi ragazze, fino a qualche anno fa, mai avrei pensato alla complessità che sta dietro ai processi di sviluppo e quando si cresce tutto diventa sì più bello, ma anche molto impegnativo e complesso.
Così ho imparato che non si può fare tutto da soli soprattutto per la visione che ogni persona del mio team di cui mi fido ha: le mie visioni, la mia passione rimarrebbero tali se non ci fosse la concretezza, così come la stessa concretezza rimarrebbe tale senza una visione più ampia e creativa.

Ragazze mie, con tutta sincerità vi voglio dire che ancora oggi non sappiamo quando davvero usciremo con l’app, ma mi piacerebbe subito responsabilizzarvi di una cosa: IL VOSTRO SUPPORTO SARÀ FONDAMENTALE e noi sappiamo che voi ce lo darete.
Cosa significa? Come ogni nuovo strumento avremo bisogno di una prima fase in cui comunicare insieme per capire cosa funziona bene e cosa invece dovrebbe farlo meglio. Parliamoci chiaro, è utopico pensare che si possa lanciare un app perfetta – nemmeno Apple lo fa. Dovremo testarla, utilizzarla e insieme modificare e migliorare anche in base alle vostre richieste.
Se penso a quando è nato SGP, ai primi piani di allenamento mandati su whatsapp e  guardo cosa siamo diventate, mi rendo conto che tutto questo è stato possibile solo grazie ai vostri feedback e alla nostra continua voglia di migliorare l’esperienza di SGP investendo tutto ciò che potevamo.

Da un’idea alla sua realizzazione ci sono passaggi di pianificazione, creazione, formazione, di testing, di ricostruzione e questo periodo può essere più o meno lungo in base alla complessità del progetto.
Una cosa però ve la prometto, l’app crescerà con noi, migliorerà anche grazie a voi e io sarò sempre più presente per ciò che farà davvero la differenza: la creazione di più contenuti e la realizzazione di un qualcosa che ancora posso dire a bassa voce con una parola chiave: SGPday.

Capitolo 2: un messaggio di troppo – prova a sospendere il giudizio e a fare del bene.

Durante la pausa della riunione mi sono precipitata per tirare fuori il mio super primo pasto. Come sapete non mangio mai nelle prime ore del mattino, ma bevo solo un cappuccio o latte macchiato caldo e poi verso le 11 mi sparo il mio super jolly con pancake, yogurt e mirtilli. Da sempre sono un’amante del dolce e fare questo pasto mi soddisfa tanto e so che mi capite ?
Mentre mangiavo ho preso il telefono per vedere un po’ dei vostri direct, non sempre riesco a leggerli, ma ogni tanto mi prendo qualche momento per farlo.
Per puro caso trovo un messaggio di una ragazza che ci segue da molto,  mi manda la foto di un post nella  community esprimendo un giudizio di come a volte ci sia qualche post di sfogo non costruttivo che dovrebbe essere secondo lei moderato meglio. Mi chiede di farmi sentire su queste argomentazioni e di evitare che certe ragazze mi “emulino”.

Ora, veniamo al dunque.. come dicevo prima, il mio voler raccontare un piccolo dietro le quinte di SGP non vuol essere un semplice “vi faccio vedere quello che facciamo perché lavoriamo  solo noi”, ma è per farvi capire in maniera costruttiva cosa c’è dietro a tutto quello che vedete ogni giorno, che spesso viene dato per scontato o troppo semplice.
Avrei voluto in quel momento prendere il telefono, allontanarmi dalla riunione e iniziare a parlare con voi per dirvi tante cose. Mi succede spesso di avere questo irrefrenabile desiderio di comunicare in modo più diretto con voi, ma alle volte, proprio per l’operatività di tutti i giorni devo rimandare.

Così ho dovuto fermarmi, ma nella mia testa iniziavano a frullarmi domande su domande. Come fanno a chiedermi di esserci se la mia vita gira intorno a questo progetto? Come fanno a non sentire la nostra presenza come team nella community? Come fanno alcune a non vedere quanto ci stiamo impegnando per migliorare l’esperienza in questo programma?
Ci sono rimasta male, ma poi ho riflettuto, ho cercato di tenermi tutti i giudizi per me e li ho fatti scivolare via perché non servivano se non a farmi un po’ arrabbiare.
“Prova a sospendere il giudizio Selly, usa questa situazione per veicolare un messaggio importante, usalo per poter smuovere il bene che c’è nelle persone.”
Si, datemi dell’illusa, ma io sono convinta che ogni persona sia buona e quando vedo della cattiveria, dei giudizi di troppo o della superficialità, penso che questi siano dovuti ad una mancata comprensione di chi gli sta davanti e, senza impegnarsi a poter fare la differenza, si sceglie la strada più facile: quella della critica distruttiva.

Cosa credete? Che non conosciamo tutti i gruppi di WhatsApp che girano al di fuori della community dove ci sono critiche alle ragazze ed anche su di me? Di certo queste situazioni mi feriscono perché solo chi ci vede tutti i giorni lavorare dalla mattina alla sera, anche nelle situazioni più dolorose che abbiamo passato a livello personale, sa quanto cuore e anima stiamo mettendo per crescere insieme ad un movimento sempre più grande! Così dopo un primo momento di sconforto, prendo un respiro, mi concentro sulla donna giovane e affamata che sono e rifletto su come io sia cambiata negli anni, rifletto sui miei principi e su come stia lontano da giudizi e critiche da diverso tempo.
Molto spesso leggo i post in cui tante ragazze si lamentano in maniera distruttiva, ma capite bene che mi sarà sempre più impossibile rispondere ad ognuna di voi e allora cosa faccio? Scrivo un Happy Friday in cui parlo di certe tematiche o faccio una diretta per entrare in contatto con voi e lo faccio sempre per poter far riflettere e ragionare cercando di non focalizzasti mai sui propri problemi, perché altrimenti ci si annega dentro.
Ricordo di aver anche pianto tempo fa quando dopo aver letto di una ragazza che si definiva bulimica e disperata e senza speranze, avevo fatto di getto una diretta in cui consigliavo di non definirsi in nessun modo. Avevo preso la decisione in quell’occasione di raccontarvi la parte più brutta della mia vita, quella in cui mi consideravo una ragazza depressa che aveva problemi con il cibo e che aveva probabilmente toccato il fondo con un dolore che solo chi ha passato certe cose può capire.
Avevo spiegato che il mio silenzio su quel periodo era proprio dovuto al fatto che io ne sono uscita dal momento in cui non mi sono più etichettata malata o bulimica o depressa, ma ho cominciato a guardarmi allo specchio con quel coraggio e amore di chi non sapeva ancora bene come farcela, ma che era di certo convinta di non voler più vivere certe situazioni che mi avevano in parte sciupato la mia anima e la mia bellezza.
Mi ero commossa e tante di voi lo avevano fatto insieme a me. Io lavorerò e crederò sempre in quello che stiamo facendo, non si potrà mai avere il controllo soprattutto ora che stiamo crescendo, ma io sono convinta che chi crede in questo programma abbia davvero compreso che la differenza non la fa Selly, ma la fanno tutte le persone che, con la loro esperienza, la loro empatia e la loro intelligenza, invece che giudicare e criticare, aiutano con un messaggio positivo a far riflettere chi ancora non è capace di fare quel passo che le consenta di vedere le cose da una prospettiva migliore.

Vi chiedo davvero di unirci per ridere, scherzare, riflettere, far nascere conversazioni interessanti come donne che si differenziano per il proprio animo buono che hanno e per l’interesse di creare tutte assieme un movimento capace di farci crescere e stimolarci .
Io sono la protagonista? No, io sono una ragazza che ha avuto le palle di esporsi e che ad oggi si sente tanta responsabilità nel farvi capire che siete voi le protagoniste, che siete voi a poter fare davvero la differenza e quindi toglietevi da questi gruppi whatsapp che fanno perdere solo tempo in pettegolezzi inutili.
Sto scrivendo alle 23.36 e lo faccio con entusiasmo perché so che a leggermi ci sono ragazze intelligenti che sono diverse da tutta quella gente là fuori che preferisce scontrarsi invece di confrontarsi e che trova sempre più tempo per sparlare invece che ascoltare.
Se leggete qualche storia di qualche ragazza con più debolezze, un vostro commento può far nascere in lei una speranza perché dobbiamo davvero ricordarci che la nostra visione di oggi non era quella che avevamo magari anni fa e che tutte abbiamo attraversato momenti più o meno lucidi.
Ora sono stanca, ma felice.
Vado a letto pensando all’app, alle sua criticità, agli ostacoli che ci saranno prima che tutto funzionerà come desidera la mia testa, ma penso anche alla possibilità che ci siamo costruire per poter creare quel qualcosa che, solo tre anni fa per noi sembrava così lontano da raggiungere.

Vado a letto pensando al nostro SGPday, un’esperienza in cui potrò passare una giornata con voi fatta di momenti di allenamento, di beauty, di dibattiti insieme….Potrò abbracciare tante di voi e finalmente farvi vedere cosa ho nei miei occhi.

AD MAIORA
La vostra Coach

SELLY

25 Ottobre 2019