A quante di voi è successo di iniziare un percorso del quale si era assolutamente convinte, per capire dopo tanto tempo che, nonostante l’energia e l’impegno, questo non vi rendeva felici e serene?
Se ripenso al mio passato, vedo tante, troppe scelte sbagliate. Oggi però sono in grado di riconoscerle come frutto di un’esperienza che ha dato forma a ciò che sono in questo momento. Perchè vedete sbagliare percorso, sbagliare scelte è parte della vita e colpevolizzarsi porta soltanto a vivere in uno stato di mezzo, negativo e senza senso.
Riflettendo e cercando di imparare dai miei errori sono arrivata ad una conclusione: avevo smesso di ascoltarmi e di farmi le domande giuste … o forse non avevo mai iniziato.
Tante, troppe volte cerchiamo le cause delle nostre insoddisfazioni all’esterno, stravolgendo rapporti, cambiando cose, senza sentire poi davvero i benefici che cercavamo. Così torna alla ribalta la citazione della vita: “Il segreto è stare bene con se stessi. Solo allora, ovunque andrai, sarà il posto più bello del mondo.”
E dunque la domanda vera è: ti stai ponendo le giuste domande?
- Chi vuoi essere?
- Cosa vuoi ottenere?
- Quali sono le tue priorità?
- Sei felice del tuo stile di vita?
Qualche anno fa passavo le mie giornate in palestra, alzandomi all’alba con pochi pensieri nella testa: le mie sessioni di allenamento, il mio piano alimentare e il mio lavoro. All’epoca gli unici viaggi che facevo erano dedicati alle gare, e il resto? Beh i soldi non bastavano mai, ma la cosa che più mi bloccava era il fatto che non avrei potuto allenarmi e mangiare come dicevo io. Scorrevano i giorni, mesi e anni, e la monotonia si impadroniva di me e della mia vita. Sentivo di aver bisogno di uscire da quella realtà, ma allo stesso tempo mi sentivo parte di quel mondo, nel quale mi sentivo accettata e migliore di tanti altri. Era la mia comfort zone, oltre mi sentivo un pesce fuor d’acqua. In tutto questo, ma io? Cosa provavo davvero? Se ripenso a quegli anni ho sicuramente ricordi bellissimi e tante soddisfazioni, ma non ero felice e nemmeno tanto coraggiosa da mollare tutto e provare a cambiare. Nonostante le giornate iniziassero male, lo specchio fosse il mio peggior nemico che rifletteva una me che stentavo a riconoscere, sapevo solo chiudere gli occhi e guardare altrove. Mi lamentavo, eccome se lo facevo! Mi lamentavo talmente tanto che pensavo di essere in grado di fare solo quello. Sapete qual è stato il momento di svolta? Essere esausta del mio lamento. Questo mi ha portato a dire basta, e passo dopo passo ho iniziato a riprendere consapevolezza di me stessa, dei miei desideri e delle mie esigenze. Non mi sono illuminata in un giorno di sole e ho deciso di cambiare vita, nessuna rivelazione in realtà. Ho iniziato a muovermi, ad uscire dalla prigione d’oro che mi ero costruita. Le nostre azioni hanno potere solo quando siamo davvero pronte ad affrontarle, con tutte le conseguenze del caso. Così è iniziata la mia trasformazione, non solo fisica, ma della mia vita.
Tante di voi mi scrivono spinte proprio dal mio cambiamento fisico. Ho preso spunto dalle vostre domande e racchiuso in 10 punti alcune riflessioni che spero possano esservi utili:
- Poniti le domande giuste. Non aver paura delle risposte. Temi lo spreco di tempo ed energie per qualcosa a cui non credi davvero.
- Non pensare a ciò che vogliono gli altri. Non esiste il fisico giusto o sbagliato. Esisti tu e ciò che ti fa stare bene.
- Scegli una guida che ti accompagni verso il tuo obiettivo. Un professionista di cui ti fidi e che possa tirarti fuori la grinta e la motivazione per raggiungere ciò che ti sei prefissata.
- Non lamentarti della tua genetica. Questa è importante davvero, ma lavoro con centinaia di donne ed è incredibile come i loro corpi rispondano in maniera completamente diversa ad uno stesso stimolo. Imparare a conoscersi e ad accettarsi è alla base per iniziare un percorso.
- Prova. Sbaglia e riprova. Non arrenderti alla prima difficoltà, ma prova a cercare una soluzione alternativa.
- Il volume di allenamento non va di pari passo con l’ottenere i migliori risultati. La maggior parte delle donne, me compresa, se si allena tutti i giorni, mantenendo una dieta normo calorica, con qualche sgarro, tenderà a trattenere acqua e a percepire il proprio corpo tozzo e non definito. Quel volume in realtà non è solo muscolo – magari! – ma il risultato di massa grassa + massa magra + acqua corporea (intra ed extra cellulare). Credere che allenarsi di più limiti i danni di sgarri o pasti non proprio sani è la peggior bugia che puoi raccontarti.
- Non esiste un solo metodo di allenamento. Ognuna di noi risponde a stimoli e modalità di allenamento diverso. Sperimenta, ma fatti guidare. Personalmente ho capito che con la mia genetica e con l’idea di fisico che voglio avere non mi devo allenare in palestra più di 3 volte alla settimana. Non mi alleno in giorni vicini e se non voglio restare ferma opto nei giorni di mezzo per un’attività cardio ad un ritmo blando possibilmente all’aperto.
- Concentrati sui tuoi punti deboli: tutte noi abbiamo parti del corpo più sviluppate di altre per via del nostro passato sportivo o della genetica. Personalmente io non amo i miei quadricipiti perché con il CrossFit li ho sviluppati molto sia con il volume di lavoro, sia con i carichi. Ad oggi non introduco più nei miei allenamenti esercizi specifici per quel muscolo e non sento il bisogno di grandi carichi per eseguire squat e affondi. Se anche tu sei quadricipite dominante evita questi esercizi troppo spesso: squat, affondi, leg extension. Se invece sei una neofita ti consiglio assolutamente di inserire questi esercizi e capire se limitarli solo dopo aver capito come reagisce il tuo corpo.
- Basse o alte ripetizioni? Dipende dal tuo obiettivo. Quando facevo CrossFit usavo le basse ripetizioni per le sessioni di forza e utilizzavo lunghi recuperi tra le serie, anche 3/4’. Questo mi permetteva ovviamente di alzare e aumentare i carichi. Non è però assolutamente vero che il muscolo cresce solo con questo tipo di ripetizioni.
- Se ti senti stanca , recupera. Il mio corpo ha cominciato a perdere acqua proprio quando ho iniziato ad ascoltarlo e a rilassarmi. So che tante di voi lavorano tanto in piedi o stanno tutto il giorno sedute, ma ricordate di concentravi a fare il meglio che potete fare nelle cose che dipendono da voi.
04 Maggio 2018