Settembre è sempre un mese di ripartenze.
Mercoledì ho accompagnato Diego in aeroporto.
Dopo mesi insieme tutti i giorni, salutarsi è sempre difficile, ma sorridevamo perché per lui è arrivato il momento di vivere una delle esperienze più belle della sua carriera sportiva. Giocherà con la maglia degli USA ai mondiali di Futsal.
Così dopo averlo lasciato alle partenze, anche io in un certo senso ho iniziato un nuovo viaggio. Con la macchina piena di valigie mi sono diretta a Sud di Gran Canaria. Ve ne avevo parlato prima delle vacanze, e finalmente è arrivato il giorno del mio trasloco.
Per il prossimo anno vivrò in una zona completamente diversa da quella in cui sono sempre stata.
Non so ancora cosa mi aspetterà, ma nell’ultimo periodo il mio appartamento nel centro di Las Palmas, che per tanti anni è stato il mio nido, iniziava a starmi troppo stretto. Era davvero piccolo e caotico per due persone che hanno bisogno rispettivamente dei propri momenti di solitudine.
Sentivo di aver bisogno di uno spazio che non mi limitasse nelle mie potenzialità, ma che mi permettesse di lavorare e vivere meglio.
Se avessi continuato a lamentarmi di quella situazione, senza fare nulla per cambiarla, non avrei fatto altro che enfatizzare ancora di più il mio senso di frustrazione.
Allora sapete che ho fatto? Mi sono data da fare e ho cercato una casa più grande adatta alle mie attuali esigenze e priorità.
Ed ora eccomi qui a scrivervi da una bellissima e spaziosa casa che sembra avere tutti i requisiti per permettermi di esprimere al meglio la mia creatività. C’è un silenzio meraviglioso e vedo il mare.
Questa settimana abbiamo anche ripreso le dirette in Community, ma non vedo l’ora di comunicare tutto ciò che ho dentro e di portarvi tanti altri contenuti.
Ho chiuso una porta lungo il mio percorso per aprirne una nuova, esattamente come ho fatto qualche anno fa quando per la prima volta ho messo piede su quest’isola.
Quel mio primo viaggio mi aveva fatto vedere che poteva esserci un altro modo di vivere rispetto a quello che conoscevo. Mi aveva dato una scossa, facendomi aprire gli occhi e trovare dentro me una maniera differente di reagire a tutto ciò che non volevo più sopportare.
Forse fu proprio quella la prima volta che decisi di dare ascolto ai miei più profondi bisogni, senza avere paura di non rispettare le aspettative degli altri.
So che non è un viaggio o una nuova casa a cambiarci la vita, a farci ripartire con il piede giusto, così come so che non è un programma a poterlo fare.
È tutto nelle nostre mani e solo quando comprendiamo questa nostra grande responsabilità che possiamo davvero dare una svolta alla nostra situazione.
Per scrivere davvero un nuovo capitolo della nostra vita, dobbiamo prima mettere a tacere le nostre stesse credenze limitanti e fare pace con il nostro passato.
Io per un determinato periodo della mia vita non ero in pace con me stessa. Credetemi, anche se avevo tutto e non mi mancava niente, non ero felice.
Allora mi sono accorta che non dovevo porre l’attenzione solo all’esterno, sulle cose materiali, sul successo lavorativo o sul fare sempre di più. Dovevo occuparmi maggiormente di quello che era il rapporto con me stessa, il mio mondo interiore.
Dovevo darmi la possibilità di accettare che il passato è passato, ma che sono sempre io ad avere in mano la penna per scrivere il mio presente.
Dovevo imparare a lasciare andare.
Sono riuscita piano piano a far sfumare i rimorsi e i rancori che tenevo nei confronti di me stessa e del mondo. Mi sono perdonata.
Mi sono distaccata dal mio passato fino al punto di provare a comprenderlo. Ho cercato di imparare da quelle stesse esperienze, più o meno positive, per andare avanti verso una nuova direzione.
Sono diventata una mia amica, la più grande sostenitrice di me stessa, dei miei sogni e dei miei progetti.
È proprio per questo che credo fortemente che non basti seguire una scheda di allenamento o una dieta per sentirsi bene, ma che sia necessario intraprendere anche un percorso di introspezione, lavorando anche sui pensieri e non solo sull’esteriorità.
SGProgram vuole essere questo, un programma che avrebbe fatto del bene alla Selene del passato, educandola ad ascoltarsi, a porsi da sola delle domande prima di correre subito a cercare delle risposte all’esterno.
SGProgram è uno strumento utile per il vostro benessere, ma che sta a voi adoperare e mettere in pratica.
SGProgram è un movimento e la mia missione è quella di lasciarvi un segno, farvi comprendere l’importanza di prendervi cura di voi a 360 gradi. E se lo capirete porterete per sempre con voi questa consapevolezza.
Ognuno di noi ha la sua storia, le sue battaglie, le sue ferite e il suo ritmo, ma ricorda che nessuno potrà mai aiutarti se per prima non inizi tu a farlo con e per te stessa.
03 Settembre 2021