Grazie del vostro entusiasmo, della vostra costanza e dei feedback che mi scrivete perché sono fondamentali per me.
Mi piace sempre ricordare quanto sia importante per ogni persona riuscire a trovare il mezzo per esprimere il proprio potenziale e seguire ciò che ci fa sentire vive.
Se in questo momento sentite che non lo state facendo, non buttatevi giù, ma cercate con pazienza, ma anche con determinazione di chiarire il più possibile le idee e mettere ordine tra i vostri pensieri.
In fondo come si può pretendere di sentirci felici se non sappiamo quello che vogliamo!?
Investire il proprio tempo nella ricerca di questa parte di noi ne varrà sempre la pena.
Ricordatevi che per farlo serve mettersi in gioco, serve buttarsi nelle esperienze e soprattutto serve credere in noi stesse e nella bellezza della vita.
Se pensiamo che tutto ci andrà sempre storto e che non siamo brave quanto le altre persone, non riusciremo a far emergere la nostra parte più bella e non riusciremo a vedere le tante occasioni che la vita ci offre.
A volte a causa della frenesia, della fretta, delle tante responsabilità, della voglia di essere in un altro posto, ma anche del passato che riemerge e del futuro che sembra chiamarti per chiederti di dare sempre di più, non riesco a vivermi il presente, il famoso qui ed ora.
Non riesco sempre a riconoscere la bellezza del momento della vita che sto vivendo e mi dispiace perché tutto questo mi fa perdere momenti che non ritorneranno più indietro.
Credo che la felicità sia fatta di emozioni vissute e di momenti in cui riusciamo a sentirci presenti e non solo un mucchio di obiettivi da raggiungere. La felicità non può essere sempre altrove, come qualcosa da raggiungere il più velocemente possibile.
Come raccontavo ieri, quando ero a Las Palmas da sola ho passato molti momenti in cui desideravo svegliarmi e stare con Diego.
Immaginavo di riuscire ad organizzarmi bene dentro ad una casa e una città nuova e di godermi ogni cosa, dall’odore del caffè, ai film sotto le coperte senza pensare a nulla.
Ieri invece mi sono alzata con il piede storto e mi sono lamentata ad alta voce di non avere le condizioni di cui ho bisogno per lavorare bene.
Mi lamentavo di non essere riuscita ad alzarmi e di non riuscire ad organizzarmi come avrei voluto.
Mi sono fatta sopraffare dall’ansia e questo ha rovinato l’umore sia mio che di Diego.
In quel preciso instante avevo capito subito che quello era un atteggiamento sbagliato e anche se in quel momento avevo bisogno di parlare e migliorare la situazione, avrei potuto usare altri modi.
È sempre importante ricordarci che non dobbiamo stare zitte e farci andare bene tutto, ma un conto è lamentarsi con un atteggiamento arrendevole, un altro invece è “sorridere dei guai” (ciao Vasco), riflettere, respirare e trovare il modo migliore per vivere il presente.
Voglio migliorare la mia percezione del qui ed ora.
Voglio rallentare.
Voglio sentirmi più grata e prendere energia anche da questo. Il nostro atteggiamento nei confronti della vita fa la differenza e io voglio sfruttare appieno il mio potenziale.
Ne parliamo insieme la prossima settimana e voglio confrontarmi con voi ancora su questo tema.
Vi lascio una piccola poesia:
QUI E ORA.
Qui e ora Insieme al mio respiro Ti sento Mi sento Non penso ad un altro luogo Voglio restare qui Scoprire cosa di bello posso vivere Qui e ora Senza pensare al passato, Senza la fretta del futuro, Senza pressioni. Voglio rallentare. Godermi i miei silenzi Il freddo sulla pelle I nostri sguardi I nostri discorsi Il tempo senza fare nulla I caffè al bar Voglio godermi le persone che incontro Voglio mangiare piano Godermi il cibo Ascoltare la musica Senza cambiare ad ogni canzone. Qui ed ora Immensamente grata Ho voglia di sentirla questa felicità Ho voglia di viverla Di vivermi, di viverti lentamente. Non scappo, resto. Parlo piano Ti ascolto Mi ascolto. Sono qui Penso, sorrido Sono grata Ho ancora tante cose da voler fare ma oggi sono qui. Voglio essere qui. Domani è un altro giorno.
11 Dicembre 2020