Come vuole la tradizione di ogni newsletter, eccone un’altra che arriva dal cuore, da una conversazione intima di pochi giorni fa…
“Cucciola, come stai?”
“Selly, non lo so. Oggi ho un senso di oppressione totale. Sento tutto il peso del mondo e dei pensieri su queste spalle. Sai che cerco sempre di reagire, ma io oggi non ho voglia. Io oggi voglio spegnermi”
“E quindi? Spegniti un attimo. Respira e nasconditi dal mondo”
“Vedi, è qui che scatta l’intoppo. Io voglio, ma non voglio farlo. Capisci cosa intendo?”
“Certo, non puoi, c’è il lavoro, le scadenze, gli impegni. Anche volendo non possiamo fermarci.”
“Esatto e se da una parte mi aiuta a stare a galla, a staccare completamente da tutto il resto, percepisco piccoli istanti di vuoto, dove la mente evade e mi lascia impietrita. Ti capita mai? Di essere nel pieno di un lavoro, concentrata e in silenzio e all’improvviso un suono, una musica, una parola ti catapulta in quel lato del tuo cervello che vorresti recintare con il filo elettrico?”
“Amica mia, è una domanda retorica vero? Non potevi descrivere questa sensazione meglio di così. Quel caos che scatena senza che tu abbia il tempo di reagire e riallinearti è disarmante. Eppure questa è la nostra mente e dobbiamo ascoltarla, lo sai bene. Dobbiamo amare il nostro corpo e la nostra mente, prendendocene cura, ma per farlo bisogna essere consapevoli degli errori che stiamo commettendo. Questi sono chiari segnali che qualcosa vuole uscire e tu non glielo stai permettendo, sei d’accordo con me?”
“Come sempre”
“Bene, ora ascoltami. Tu sei consapevole del tuo grado di stanchezza?”
“Si. Certo. Ho un alto grado di sopportazione allo stress, su questo non ci sono dubbi. Cresce con me all’aumentare degli impegni e delle responsabilità”
“Quindi ti stai allenando ad essere invincibile, incassando tutto, sino a scoppiare in un esaurimento nervoso, oppure stai studiando le strategie che ti aiuteranno a decomprimere, respirando qualcosa di nuovo?”
“Ma lo stress è la mia benzina, è la mia adrenalina. Sotto scadenza divento un treno, lo sai.”
“E ti senti bene?”
“Si… Cioè sono stanca è vero, ma è parte del gioco”
“È vero, ma nessuno può vivere a ritmi così serrati senza subire delle conseguenze. Tu lo sai quanto male mi ha fatto questo delirio di onnipotenza che aveva pervaso i miei giorni per poi sfinirmi in un periodo di totale inconcludenza su ogni fronte”
“Prima ti ho detto che vorrei spegnermi, vorrei sentirmi autorizzata a rallentare un po’ senza sentire quella pressione di dovercela fare sempre e per forza!”
“Ma questa pressione da chi arriva? Sembra quasi che tu accusi il mondo esterno a volerti forte, ma sai cosa vedo? Che l’unica che si fa pressione sei tu. Solo tu.”
“È che sto cercando un senso a tutto questo, ma un senso non lo trovo”
“E chi ha detto che ci deve essere per forza un senso quando le cose non vanno come dovrebbero.”
“È un istinto naturale cercare il perché di qualcosa. A volte lo sento forte, mi fa guardare avanti, a volte invece mi chiedo solo PERCHè a me? Ma è una domanda sterile, che porta solo dolore”.
“È un istinto è vero. È insito nell’uomo voler cercare un motivo per ogni cosa. Ci aggrappiamo a qualcosa di invisibile perché è come se ci aiutasse a giustificarci un po’, a rallentare il senso di responsabilità di qualcosa che non possiamo controllare. Ma proprio perché incontrollabile e non dipendente da noi, dobbiamo lasciarlo andare. Dobbiamo lasciargli fare il suo corso.”
“Ma ci sarà mai una fine a questo? A volte sento che la terra sotto i miei piedi non regga più. Mi sento forte, invincibile, ma alcuni eventi sono ingestibili e continuano a ripresentarsi. Mi sento in quella linea di mezzo, in bilico ad un passo tra ragione e follia.”
“Perché la vita è un brivido che vola via. È tutto un equilibrio sopra la follia, dice il nostro Vasco. E se ci pensi quanta verità. Lottiamo ogni giorno, che sia contro noi stesse o contro il mondo, eppure ci sono dei giorni in cui vorremmo semplicemente stare ferme e ascoltare il silenzio. E sai che c’è? Possiamo farlo. Imparare a rallentare è ciò che mi ha salvato. Ci sono momenti in cui sembra impossibile eppure se ti fermi davvero a pensare, di impossibile non c’è nulla. Fermati. Respira forte. Non ci riesci? Respira poco alla volta e piano piano percepisci la consapevolezza che ad ogni respiro stai portando sempre un po’ più aria nei tuoi polmoni. Guarda quello che sei e fossero anche 5 minuti per te prenditeli. Esci a camminare, guarda le nuvole che ti piacciono tanto. Riscoprire e coccolare la propria energia è fondamentale, perché spegnerci non è mai la soluzione.”
“Grazie. Quel grazie che mi parte dal cuore amica mia. La tua voce, le tue parole hanno la capacità di calmarmi, di rielaborare quello che ho dentro e che sconclusionata butto fuori. Grazie”
“Hai detto bene, la maggior parte delle volte è tutto dentro di noi, eppure siamo troppo focalizzate sul problema che non riusciamo a scorgere le nostre stesse risposte. Il corpo e la mente sono il nostro tempio. Riallinearsi con loro è l’unico modo per non crollare. E tu lo sai bene.”
“Sono fortunata ad averti, come dicono in community “come fai a sapere sempre cosa dire?”
“La verità è che io amo comunicare ciò che sono stata, ciò che sono e ciò che aspiro ad essere, grazie al mio continuo scavare e ricercare. Ognuna di noi però legge nelle esperienze e parole altrui qualcosa di diverso sempre. Pura soggettività, puro coinvolgimento. È questo che rende la nostra community forte e unita. Sai credo proprio che come settimana scorsa questo sarà un Happy Friday. Ti va?”
“Onorata”
“E sia :)”
❤
13 Settembre 2019