Chi di voi si è accorta che negli ultimi giorni non mi sto facendo vedere nelle stories e nelle mie dirette solite nella nostra community?
Sedetevi comode che oggi iniziamo una rubrica nuova: le mirabolanti sfighe di Selly. Lunedì scorso mi sono svegliata con un occhio gonfissimo e dolorante che mi ha completamente scombussolato la mattina. Credevo fosse una semplice congiuntivite o un colpo d’aria, ma quando nel pomeriggio mi è stato impossibile aprire l’occhio, non vi nego di essermi totalmente impanicata. In ospedale dopo ore di attesa, mi hanno fatto tornare al mattino successivo per la visita oculistica… risultato? Un bel virus che non mi permetterà di mettere le lenti a contatto per un bel po’. Volete ridere? Nel giro di poche ore ho dovuto scegliere per la prima volta dopo anni un paio di occhiali da vista. Ebbene sì, da vera talpetta non sono mai riuscita a portarli per le vertigini e mal di testa che mi provocavano!
Proprio settimana scorsa vi ho raccontato di quanto sarà importante maggio per me e per SGProgram. Tre shooting, il lancio della mia linea di merchandising e soprattutto l’arrivo della nuova immagine di SGP: tutto ciò per cui stiamo lavorando da mesi, e io? Io mi cucco una bella infezione oculare proprio 15 giorni prima. Ebbene sì, quanto facile è predicare consigli e strategie, ma quando sei in una situazione di merda sembri dimenticare all’improvviso tutto quello in cui credi. Ecco quelle ore tra l’arrivo in ospedale e il mio ritorno a casa mi hanno ricordato quanto possiamo essere fragili. Ho reagito nel peggiore dei modi, crollando totalmente in un mood veramente pessimistico.
Non vi ho mai nascosto le mie debolezze e questo mi ha sempre permesso di raccontarvi senza filtri giornate come queste senza vergognarmene, anzi sono convinta che possano aiutare per sentirci più umane. Ho sempre creduto nella sincerità, e troppo spesso ci dimentichiamo che siamo partite tutte da momenti no e che proprio questi ci hanno permesso di migliorare il nostro atteggiamento nei loro confronti.
La mattina dopo aver passato una notte insonne tra brutti pensieri e tristezza, mi sono guardata allo specchio e ho detto a me stessa ciò che vi scrivo e ripeto molte volte: ora basta.
Questi quattro punti, come spesso accade nei momenti no, li ho buttati giù in un momento di autodialogo con me stessa. Rallentare e riflettere ci fa vedere la situazione in modo differente e nonostante io mi sia comportata esattamente al contrario di quanto ho appena scritto, riprendere in mano la propria emotività è importantissimo. Lavoriamoci sempre su ragazze:
- PERDONIAMOCI: quando il nervosismo e la tristezza si impadroniscono di noi, troppe volte lasciamo che questi sentimenti influenzino negativamente le nostre giornate. Quando succede spesso ci sentiamo fallite, pensando di aver rovinato tutto, che nulla cambierà mai. Fermiamoci e impariamo a volerci più bene. Il perdono è l’atto di amore più grande che possiamo dare a noi stesse.
- CHIEDI AIUTO: quante volte ci lamentiamo di non avere accanto nessuno che ci comprende ancora prima di chiedere una mano. Vogliamo e pretendiamo che gli altri ci siano per noi, senza renderci conto che spesso siamo le prime a mettere dei paletti. Vi faccio un esempio diretto: nonostante io e il mio papà abbiamo un rapporto spesso conflittuale, non ho mai dubitato del suo supporto. Eppure non gli ho mai permesso di esserci. Sapete che c’è? La mattina in cui sono stata male, Giacomo era ancora all’estero e mi sentivo terribilmente sola, così pochi minuti dopo averlo chiamato era qui da me, pronto a sostenermi. Siamo grandi, forti e coraggiose, ma a volte ci meritiamo un po’ di sana attenzione.
- CONTROLLA: “impara a controllare ciò che puoi davvero controllare”. Non smetterò mai di tenerlo a mente come mantra della mia vita, perchè una volta che lo si comprende davvero, tutto ha un altro valore.
- GESTISCI: imparare a gestire l’impulsività delle emozioni è una strategia che aiuta ad evitare di farsi trascinare in momenti di sconforto totale. Posso fare qualcosa per uscire da una situazione che non dipende da me? No? E quindi che senso ha lasciarsi andare? Fermarsi, riorganizzare e riprendere da un’altra prospettiva è fondamentale.
Come sempre fatemi sapere che ne pensate di queste parole e vi aspetto nella community per parlarne insieme.
AD MAIORA
La vostra COACH SELLY
03 Maggio 2019