“Selly, ma come fai ad aprirti così tanto davanti a noi tutte? Io sono chiusa e fatico davvero a lasciarmi andare”.
Queste parole hanno fatto eco nella mia testa per un intero pomeriggio. Io la persona più riservata del mondo nella vita privata, che centellina le parole e le amicizie, sono arrivata ad un’evoluzione di me che nemmeno io credevo possibile e che ora comprendo essere alla luce di tutte voi. Ogni giorno infatti comunico nella community e nelle newsletter e lo faccio da anni, focalizzandomi su argomenti che mi danno la possibilità di farmi conoscere e soprattutto che mi permettono di aiutarvi dandovi esempi concreti. Questa necessità di raccontarmi è nata dal fatto che, dietro ad ogni confessione, esiste sempre un messaggio costruttivo che posso mandare. Chi mi conosce nel privato però sa quanto sia schiva, difficile e molto riservata. Parlo solo quando so che davanti a me c’è una persona che in quel momento può darmi qualcosa in un confronto, quando sento che è ricettiva e quando so che posso fidarmi… altrimenti preferisco evitare lasciando i discorsi profondi dentro di me. Ammetto che mi sono sentita sbagliata, e mi capita ancora oggi di avere dei giorni no, in cui mi sento sola e incompresa, ma è parte del gioco e credo fermamente ad una cosa: se mi fossi fermata a ciò che ho sempre pensato essere un mio limite, non sarei qui a scrivervi.
Le parole con le quali ho iniziato questo Happy Friday sono parte di un check che mi ha smosso dentro molto, ricordandomi uno dei momenti più difficili per me. Avete presente quei periodi di stallo, in cui ci si sente in un limbo, in cui lo stress e gli alti e bassi ti trasformano senza riuscire a vedersi più come prima. È una trappola in cui tutte ci siamo ritrovate. Soprattutto quando iniziamo un percorso di cambiamento fisico, ci aspettiamo che una determinata forma debba sempre migliorare finendo per focalizzarci sempre su ciò che non abbiamo ancora raggiunto. È davvero sottile la linea che si crea tra la determinazione e il maniacale controllo di ciò che vogliamo raggiungere. Spesso infatti ci dimentichiamo che esistono molti fattori che influenzano il nostro percorso, perché come è giusto che sia, le cose cambiano, non solo a livello fisiologico e ormonale, ma anche e soprattutto nelle esperienze di vita e periodi altalenanti. Pretendere di avere sempre tutto sotto controllo non ci porterà altro che stress.
Le cose si evolvono, ma non sempre riusciamo ad accettarlo.
Partendo da me, ho ritrovato due atteggiamenti che spesso vedo replicarsi proprio nei momenti in cui questa trappola si ripropone, e che ho imparato a gestire così:
1. “Io sono così, non cambierò mai”. E NO! Basta categorizzarci. Ripeterci in continuazione di essere in un modo non ci aiuterà a cambiare, ma anzi, ci definirà ancora di più proprio in ciò che non sopportiamo. Smettiamola.
2. “Non riuscirò mai a tornare come prima”. Legarsi al passato in modo non costruttivo, continuando a intrappolarci in un eterno confronto ci farà disperdere solo energie. “Prima non ero così”. “Prima ero più magra”. “Prima ero più brava a seguire la dieta”. Finiamo per focalizzarci nel passato invece di osservare il nostro presente cominciando a lavorare a ciò che possiamo fare ora. Quando iniziamo un percorso di fitness ci concentriamo sempre su i kg e i cm persi, come fossero gli unici metri di paragone. Anche nei miei prima e dopo, per quanto ogni ragazza sia oggettivamente cambiata, quello su cui mi piace mettere l’accento è il cambio di mentalità. Cosa mi ha permesso di modificare delle abitudini che non mi facevano stare bene con il mio corpo? Cosa mi ha aiutato a creare rituali e routine sostenibili da continuare a seguire per sempre? Queste domande sono fondamentali per tutte coloro che vogliono creare solide basi.
Questa mattina voglio ricordare ancora una volta a tutte noi quanto i sensi di colpa che ciclicamente portiamo alla luce, siano solo pessimi compagni di viaggio in grado di occupare spazio e risucchiare energie che non meritano affatto.
Tutte vogliamo qualcosa di più: un fisico più asciutto e tonico, acquisire maggiore sicurezza pretendendo sempre qualcosa di più nella vita e nel lavoro. Eppure senza rendercene conto siamo così iper critiche che siamo spesso le prime a metterci i bastoni tra le ruote. Circondarci di energie negative non ci aiuterà e per questo è fondamentale costruire o rafforzare le nostre basi.
Smettiamola di dare la colpa a qualcuno o qualcosa per le nostre insicurezza, perchè siamo solo noi a decidere a chi dare voce o attenzione. Ritorniamo alla base, perchè è dal seme che crescono le radici che terranno in piedi la nostra vita. Non può nascere nulla di buono se continuiamo a criticarci.
Accettiamoci per poter migliorare perchè tutto il resto inizierà da lì.
05 Aprile 2019