Se ci pensate delle volte basta così poco per capire qualcosa in più di noi: le emozioni che proviamo, quello che capiamo di non sopportare più, o quello che vorremo provare a fare o ad essere.
A volte succede la sera, mentre si sta guardando un film o leggendo un libro. Altre con l’incontro di una persona che invece di parlarci sembra averci tolto il velo che avevamo sugli occhi. Una sensazione di risveglio totale, un fuoco che scaturisce all’improvviso, come se quel segnale fosse arrivato proprio nel momento giusto, come se avesse cercato lui noi e non il contrario.
A volte invece basta aprire il proprio Instagram e trovare un mondo di opportunità che scopriamo essere possibili solo perché le vediamo fare agli altri. Sembra sempre più facile la vita vista da uno schermo. Forse è per questo che la maggior parte di noi, me compresa, in alcuni momenti naviga nella confusione e fatica a trovare quella serenità, quell’equilibrio che molti predicano con estrema facilità.
Non sono mai stata una grande sostenitrice del: “Non importa dove tu sia, la serenità la puoi trovare ovunque in ogni situazione dentro di te.”
“E sti cazzi” risponderei.
Va bene tutto, ma come diceva il saggio Snoopy, non siamo alberi e se capiamo che vogliamo essere qualcosa d’altro ed altrove dobbiamo rimboccarci le maniche, prenderci le nostre responsabilità e cambiare.
Cambiare posto, persone, priorità, cambiare e basta, anche solo per il semplice gusto di essere di nuovo protagoniste del nostro viaggio, del nostro tempo.
Cambiare perché non ci piace più la persona che siamo dentro a quel ruolo, a quel contesto.
Probabilmente molti di noi faticano a superare questa barriera, non perché non sentono il bisogno di farlo, ma perché sono cresciuti con l’idea della stabilità: lavoro stabile e guai se lo cambi altrimenti diventi una persona poco seria e affidabile, sistemazione famigliare decisa quanto prima, mutuo preferibilmente nella stessa città dove sei cresciuta perché se cambi, beh se poi ti trovi male diventi quella che si sente dire per il resto dei suoi anni: “Ma io te lo avevo detto.”
Facciamo un passo indietro, ricordo benissimo alcune mie stories registrate lo scorso anno sulla spiaggia di Las Palmas in cui parlavo proprio di questo. Era il momento del tramonto. Ricordo che mi sentivo in pace e quasi facevo fatica a crederlo. In fondo siamo così brave a stare nei problemi, che quando ti senti felice non te ne accorgi nemmeno subito. Ero tornata dal supermercato, a Las Palmas mi muovo sempre a piedi, niente macchina, niente traffico, niente parcheggio e come se non bastasse le cassiere ti mettono la spesa dentro le borse. “Ma veramente?” La prima volte che l’ho visto fare mi sono guardata intorno per vedere se anche le altre lo facevano o se era solo la mia che in quel momento era particolarmente contenta. Alla fine era una gentilezza di tutte le cassiere, e ridevano anche. Al rientro per andare a casa mi ritrovo sempre l’oceano alla mia destra e ogni quaranta metri ci sono musicisti che suonano creando un’atmosfera di festa. In quei momenti ho quasi sempre pensieri felici e mi rendo conto che le circostanze che scegliamo di vivere fanno la differenza. La fanno eccome. O almeno, su di me hanno avuto la capacità di salvarmi proprio quando sapevo di aver toccato il mio fondo. Mi hanno aiutato ad uscire da alcuni problemi che mi stavano facendo diventare una persona spenta, che faceva fatica ad accettarsi e a riconoscersi. Alcune persone non capiranno mai le nostre scelte semplicemente perché ognuno giudica attraverso i suoi occhi, la sua realtà, la sua storia. Quando sento di avere certi pensieri, spesso accade che sento il bisogno di raccontarli. Quando lo faccio non è mai un dovere, per me è diventato un bisogno che riesce a farmi sentire ancora più felice. Il lavoro che mi sono creata, nel tempo mi ha fatto scoprire tante cose di me che mi piacciono.
Maggio 2019 – Las Palmas:
“Ragazze, stavo pensando che è vero che la pace la devi trovare dentro di te altrimenti non starai mai bene da nessuna parte, ma è altrettanto importante aiutarsi a stare bene attraverso le circostanze giuste che decidiamo di vivere.
Non si può continuare a sbattere la testa e non accorgerci che quel muro esiste. Non possiamo sempre insistere. A volte bisogna sapersi arrendere, cambiare strada e ricominciare.
Spesso se mi guardo indietro penso che, se sono riuscita a fare tutto quello che sto vivendo nella mia vita ora, è merito del mio coraggio nel seguire ciò che ho ritenuto giusto per me. Ho ammesso a me stessa i miei problemi e i miei limiti, per poi capire che cosa mi avrebbe aiutato, e poi sono andata a prendermelo.
Non sapevo mica se avrebbe funzionato, ma sapevo che se rimanevo ferma nella mia paura, sarei stata destinata a vivere il 20 % del mio potenziale. Capire cosa sia più giusto per noi può risultare assurdo agli occhi di tanti – quasi sempre anche per noi.
Con questo non dico che dal momento in cui fai il passo verso ciò che vorresti, andrà tutto liscio, anzi! Ma quando una persona torna ad essere protagonista della sua vita, diventa più forte, serena, resiliente e riesce a concentrarsi sulle cose che contano davvero. Quando sei sulla strada giusta, diventi semplicemente una persona migliore, innamorata della vita. E questo farà sempre una grande differenza su tutto!
Non sono qui ad illudere nessuno nella ricerca di una vita priva di ostacoli, perché perderemmo in partenza, ma quando ci sentiamo bloccate, spente e senza energie, prima di darci la colpa, prima di rimproverarci e darci delle fallite, proviamo ad ascoltare che cosa in quel momento potrebbe farci stare bene e diamoci un’altra possibilità.”
Ricominciamo a credere di meritare qualcosa di più per noi.
08 Maggio 2020