Avete presente quella sensazione che si prova quando sta per arrivare la persona che ami e che non vedi da un po’?
Quasi non mi sembra vero, ma domenica Diego mi raggiungerà a Las Palmas e per i prossimi tre mesi staremo insieme.
La scorsa settimana ha dovuto operarsi a seguito di un infortunio arrivato proprio a fine stagione, nel momento in cui si giocano le partite più importanti. Ho rispettato moltissimo il suo umore e il suo silenzio. Da ex atleta capisco benissimo quanto possa pesare stare fermi e non poter fare ciò che si desidera.
L’altro giorno – nemmeno a farlo apposta – ho incontrato una mia amica e anche lei era molto triste per via di un problema al ginocchio.
È una donna che stimo molto perché, nonostante i ritmi frenetici del suo lavoro, ha compreso l’importanza di ritagliarsi il suo tempo. Dal non fare niente è riuscita a costruirsi l’abitudine dell’allenamento, dell’andare in palestra e di prestare attenzione alla sua alimentazione.
Ha fatto dei grandi passi in avanti in questi ultimi anni, ma ora che ha questo dolore alla gamba mi ha ammesso di aver iniziato a perdere un po’ di motivazione nel prendersi cura di sé. Questo si ripercuote non solo sull’attività sportiva, ma anche sulle sue scelte alimentari: ha smesso completamente di allenarsi e di mangiare bene.
Così come un’azione può avere un’influenza positiva su altri aspetti della nostra vita, innescando un circolo virtuoso, spesso accade anche il contrario. Ed è proprio così che si scatena un circolo vizioso, all’interno del quale non facciamo altro che peggiorare le cose, e il più delle volte invece che avere un solo problema, ce ne ritroviamo a catena molti di più.
Io e il mio team abbiamo a che fare con situazioni simili (ragazze che devono subire un intervento o affrontare un periodo di stop) ed è chiaro che ogni caso è diverso, ma sapete cosa ho detto alla mia amica?
Di non mollare, di non abbattersi.
Nel suo caso non poteva svolgere alcuni esercizi, ma poteva comunque fare altro per prendersi cura di sé, per ritagliarsi un suo spazio. Come ad esempio camminare, allenare la parte alta del corpo, curare la sua alimentazione.
Preserviamo le abitudini positive che abbiamo costruito con così tanta fatica.
E se siamo costrette a fermarci con l’attività fisica, impariamo ad accettare questi momenti e a focalizzare la nostra attenzione su quelle cose che sono sotto il nostro controllo, in primis le nostre abitudini alimentari.
Se non ci alleniamo per qualche settimana (perché siamo in vacanza, malate, ecc…) è fisiologico perdere del tono muscolare, ma poi lo si riacquista nel momento in cui si riprende con costanza la propria routine. Questo non significa mandare all’aria tutto il percorso che si è fatto o riprendere i kg persi. Ciò che è fondamentale è avere il controllo di tutte le altre nostre abitudini, di ciò che possiamo controllare.
A volte potrà sembrarti tutto difficile, ma è proprio lì che devi ricordarti della possibilità di vedere le cose sotto un’altra prospettiva.
Il momento più importante è quello in cui smetti di criticarti per ciò che non sei ancora riuscita a fare e ti nutri di quella preziosa energia di chi continua a sostenersi nonostante gli errori e le difficoltà.
C’è sempre un’alternativa per prenderti cura di te.
Abituati a sceglierti, ad ascoltarti e a domandarti come potresti stare dopo aver preso una decisione piuttosto che un’altra.
Se sbagli, impara, ma soprattutto perdonati.
27 Maggio 2022