Oggi vi scrivo da una bellissima città: Sevilla.
Come vi avevo anticipato la scorsa settimana, io e Diego ci siamo spostati in Spagna per una piccola vacanza. Sevilla è stata la nostra prima tappa, perché tra poco prenderemo un altro volo, questa volta diretto a Barcellona.
È stato bello trascorrere dei giorni qui, prendermi una pausa dal lavoro per buttarmi a pieno nella scoperta di questa incantevole città. Ho filmato e fotografato piazze, palazzi e un po’ di quello che è stato il mio viaggio, per condividere tutto ciò anche con voi.
Sì è vero: l’allenamento e in generale lo sport sono sempre state le mie passioni fin da quando sono piccola, ma ci sono tante altre cose che riescono ad entusiasmarmi.
E martedì è stata davvero un’esperienza unica assistere a uno spettacolo di flamenco, guardare dei giovani ragazzi pieni di talento ballare e portare avanti le tradizioni del loro paese. Aver fatto parte – anche solo per qualche minuto – di quell’atmosfera indescrivibile è stato emozionante.
Viaggiare è stupendo e al tempo stesso significativo, perché ti permette di vedere che c’è tutto un mondo da scoprire là fuori, fatto di culture e di modi di vivere completamente diversi tra loro. E che tu lo voglia o meno, fare un passo fuori dalla tua bolla ti fa anche aprire gli occhi su quella che è la tua situazione. Potresti renderti conto che ci sono altre cose in grado di farti battere forte il cuore e che, anche se fino ad oggi ti sono sfuggite, sta soltanto a te farle rientrare nella tua vita d’ora in avanti.
Ma viaggiare, metterti in gioco in qualcosa di nuovo, ti costringe a uscire dalla tua zona di comfort e questo può metterti in difficoltà.
Inevitabilmente le circostanze intorno a te cambieranno e potrebbe così diventare più complicato mantenere alcune tue abitudini. Ad esempio potresti non trovare il cibo a cui sei abituata, il tempo, lo spazio o l’energia per fare determinate cose che ti fanno stare bene.
Ma difficile non significa che sia impossibile.
Credo che sia tutta una questione di organizzazione e di revisione delle proprie priorità.
Spesso sappiamo di che cosa abbiamo bisogno o meno per sentirci bene durante le nostre giornate, ma non sempre riusciamo ad essere coerenti con noi stesse.
A volte può capitare di scontrarci contro quelle che sono le esigenze che abbiamo in un determinato momento.
Ad esempio in queste settimane in cui sono stata lontana dalla mia casa di Las Palmas, complici una serie di appuntamenti, mi è mancato allenarmi, stare in diretta con voi e fare tutte quelle cose che ormai fanno parte della mia routine e mi fanno stare bene.
Ho imparato a non giudicarmi in maniera negativa, ad accettare che ci sono dei momenti in cui le mie priorità possono essere diverse e che per un periodo posso dare maggior spazio ai viaggi, alla mia relazione, alla mia famiglia, ai miei amici oppure alle commissioni.
Ed è giusto così.
Altre volte invece non siamo coerenti con noi stesse perché ci facciamo condizionare da chi ci sta intorno, finiamo per mettere al primo posto i bisogni di altri e ci dimentichiamo di una cosa fondamentale: connetterci innanzitutto con noi stesse.
Prendiamo in mano la nostra vita.
Proviamo a rallentare e a capire perché non riusciamo a fare le cose come vorremmo. Perché ci si abitua anche ad essere indulgenti, a procrastinare, a trovare scuse.
Volersi bene è anche questo.
È fermarsi.
È accorgersi quando ci si sta perdendo.
È ascoltarsi, senza giudicarsi.
È ricordarsi di non essere delle macchine infallibili.
È trovare una soluzione.
È sbagliare, fallire, ma riprovarci ancora.
12 Novembre 2021