Le prime ore della giornata sono ciò che definisco “il mio momento”.
Amo la mattina perché la trascorro in compagnia di me stessa.
Mi immergo nella scrittura ed entro in un meraviglioso vortice creativo, capace di farmi sentire così meravigliosamente viva, piena, ricca, completa.
Eppure sono da sola, lontana da tutti e senza nessuno intorno a me.
Sono io a ricercare questa solitudine perché so di non volere interruzioni.
È assurdo pensare a quanto velocemente il nostro umore possa cambiare: dalla spensieratezza si passa subito all’irritazione, al nervosismo e quando ci facciamo travolgere dalle emozioni negative, queste ci impediscono di controllare i nostri pensieri, le nostre parole, e spesso finiamo per dare risposte schiette e taglienti.
Io decido di isolarmi non soltanto per mantenere il mio benessere, ma anche per preservare il mio rapporto con chi mi circonda.
È anche per questo che sto cercando una casa più grande.
Credo che crearsi le circostanze giuste per poter riuscire a ritagliarsi i propri spazi sia fondamentale.
La mia solitudine è ciò che mi rende migliore, facendomi trovare quel “vuoto” creativo in cui nascono le mie idee più belle. È per questo che mi batterò sempre per averla.
In ogni relazione, che sia sentimentale o familiare, bisogna ricordarsi che tutti noi siamo individui unici e separati. Ognuno ha bisogno di mantenere e coltivare la propria individualità. Non c’è nulla di sbagliato nello stare sotto lo stesso tetto ma fare alcune cose in modo differente o in autonomia.
Il momento per sé lo si può trovare o costruire, ma bisogna rimanere fermi nei propri obiettivi e nell’individuare le circostanze ideali per poterlo fare.
Noto, però, che la difficoltà spesso sta proprio alla base, perché stare da soli fa sempre più paura.
Preferiamo riempirci di cose da fare o circondarci di persone.
Sono pochi coloro che amano e riescono a trascorrere del tempo di qualità in compagnia di sé stessi.
Chi ha le idee chiare, chi ama il suo lavoro o quello che fa, sceglie di stare solo per poter investire su di sé e portare valore al proprio percorso.
Chi è perso tende invece a scappare dalla propria solitudine, ad averne timore e cerca costantemente di aggrapparsi a qualcosa di esterno. Così si finisce per essere dipendenti dalle altre persone, ad avere bisogno di qualcuno al proprio fianco per poter stare bene.
Se si vuole smettere di fuggire da sé stessi, se davvero si vuole superare la paura del vuoto, serve una forte motivazione, un solido perché.
La grande mancanza di senso, di autostima, è un problema comune al giorno d’oggi.
Le persone non credono in sé stesse.
Arrivano al punto di perdere la capacità di sognare, di immaginare un futuro differente dal loro presente o di dare progettualità alla loro vita. Non hanno ambizioni.
Quando però si conduce un’esistenza senza scopo, stare da soli perde valore e non assume alcun fine.
Per attuare una trasformazione dentro di sé o nella propria vita, bisogna trovare un significato.
Rimanere in compagnia di noi stessi, per quanto faccia paura, è proprio ciò che ci può aiutare a fare chiarezza.
Sperimenta la solitudine, accettala.
Prova a guardarti dentro perché è quella l’unica strada per ritrovarti.
Soltanto conoscendoti puoi capire dove vuoi andare, che cosa vuoi diventare.
Ed è proprio a quel punto che emergerà il tuo significato.
Sarà proprio il tuo forte e solido perché a permetterti di rimetterti in marcia dopo ogni urto, ogni caduta, ogni ostacolo.
09 Luglio 2021