Sebbene il caffè sia parte integrante della nostra quotidianità e una delle bevande più comuni e versatili in assoluto, non sappiamo così tanto sul suo conto. In questo articolo proviamo a fare chiarezza su molti aspetti che lo riguardano.
Caffè e caffeina: benefici
Il caffè è parte integrante della nostra quotidianità. Ma cosa sappiamo realmente sul suo conto?
L’albero del caffè è un arbusto tropicale che appartiene alla famiglia delle Rubiacee e viene coltivato in circa 90 Paesi dal clima caldo e umido, con temperature medie comprese tra i 18°C ed i 22°C. Per ottenere 500g di caffè vengono raccolti 2500 grammi di frutti, in seguito tostati e macinati.
La caffeina è un alcaloide naturale che viene completamente assorbito dall’organismo entro 45 minuti dall’assunzione ed i suoi effetti stimolanti permangono per alcune ore. Il tempo che l’organismo impiega ad eliminare il 50% della caffeina varia in base all’età, alla funzionalità epatica, ad un’eventuale gravidanza e ad un’eventuale assunzione di farmaci:
- 3-4 ore nei soggetti adulti sani
- 5-10 ore nelle donne che assumono contraccettivi orali
- 9-11 ore nelle donne in gravidanza
All’interno del caffè troviamo moltissimi nutrienti e micronutrienti:
- proteine
- lipidi
- carboidrati
- potassio
- fosforo
- calcio
- sodio
- ferro
- vitamina B3
- composti fenolici ad azione antiossidante (come l’acido clorogenico, responsabile del gusto amaro)
Diversi studi hanno evidenziato come il consumo del caffè sia correlato ai seguenti benefici:
- attivazione del sistema nervoso
- miglioramento delle percezioni
- riduzione del senso di fatica
- riduzione del rischio di patologie cardiocircolatorie
- riduzione del rischio di diabete di tipo 2. La caffeina, infatti, migliora la sensibilità all’insulina.
- azione preventiva nei confronti di patologie neurodegenerative
- miglioramento di performance sportive durante allenamenti di resistenza
- composti come l’acido clorogenico, il cafestolo, la trigonellina ed il kahweol hanno un’azione antinfiammatoria.
Caffè a dieta, si o no?
Sì, il caffè può essere inserito tranquillamente nell’ambito di un’alimentazione varia ed equilibrata. Anche quando si cerca di migliorare la composizione corporea e ridurre il grasso, non ci sono controindicazioni in un uso moderato. Se lo si assume senza zucchero, inoltre, non incide sull’apporto calorico giornaliero.
Ecco alcune idee per utilizzarlo in cucina all’interno di ricette e merende fit:
Quanto caffè bere al giorno?
Se è vero che si può bere il caffè anche quando si è a dieta, è altresì importante sottolineare che non se ne possono consumare quantità illimitate. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha stabilito che:
- l’assunzione di caffeina negli adulti è sicura fino a 400 mg (circa 4 tazzine) al giorno
- nelle donne in gravidanza un quantitativo di caffeina fino a 200 mg al giorno (circa 2 tazzine) non desta preoccupazioni per la salute del feto
È bene tenere a mente che non tutte le tipologie di caffè apportano la stessa quantità di caffeina: è stato stimato che una tazzina di caffè espresso fornisce circa 50 mg di caffeina, una tazzina di caffè della moka circa 120mg, un caffè americano da (200ml) 90mg.
Se è vero che si può bere il caffè anche quando si è a dieta, è altresì importante sottolineare che non se ne possono consumare quantità illimitate. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha stabilito che:
- l’assunzione di caffeina negli adulti è sicura fino a 400 mg (circa 4 tazzine) al giorno
- nelle donne in gravidanza un quantitativo di caffeina fino a 200 mg al giorno (circa 2 tazzine) non desta preoccupazioni per la salute del feto
È bene tenere a mente che non tutte le tipologie di caffè apportano la stessa quantità di caffeina: è stato stimato che una tazzina di caffè espresso fornisce circa 50 mg di caffeina, una tazzina di caffè della moka circa 120mg, un caffè americano da (200ml) 90mg.
Eccesso di caffeina: effetti e controindicazioni
Un eccesso di caffeina potrebbe causare diversi disagi e sintomi, tra cui:
- insonnia, nervosismo e tremori
- bruciore e acidità di stomaco, reflusso gastroesofageo
- se in gravidanza: aborti, ritardo nell’accrescimento del feto, anomalie causate dalla scarsa ossigenazione della placenta
- incremento della ritenzione idrica e della cellulite
Caffeina e ritenzione idrica
Il consumo del caffè, così come quello degli alcolici, del sale e degli alimenti confezionati andrebbe limitato nell’ottica di migliorare la ritenzione idrica e la cellulite. Questo prodotto risulta però benefico all’interno di formulazioni da applicare ad uso topico.
La caffeina, infatti, viene utilizzata come composto attivo nei prodotti anticellulite: migliora il microcircolo e previene l’accumulo di grasso nelle cellule, stimolando la lipolisi. Per ottenere dei benefici occorre avere costanza nell’applicazione. Inoltre, sarebbe ideale abbinare questo rimedio ad un massaggio drenante.
20 Aprile 2023