Il Topinambur ha una storia molto antica: viene storicamente coltivato come foraggio e la radice è da sempre utilizzata in cucina, anche se per un lungo periodo è stato un ingrediente dimenticato.
In questo articolo racconteremo la storia di questa pianta, le sue proprietà e tutti i modi per utilizzarla al meglio in cucina.
La pianta
Il topinambur è una pianta erbacea perenne, quasi infestante, e ricorda il girasole. Il suo apparato radicale è costituito da radici striscianti con tuberi di colore rosso-violaceo o bianco. La polpa bianco-verdastra delle radici è edibile: carnosa, presenta un delicato sapore di carciofo e la consistenza di una patata, pur non contenendo amidi.
Carciofo di Gerusalemme, Rapa Tedesca, Patata del Canada: i tanti nomi del Topinambur
L’Helianthus tuberosus L. è conosciuto con diversi nomi: tartufo di canna, patata del Canada, patata selvatica, girasole tuberoso, carciofo di Gerusalemme, rapa tedesca.
Originaria del nord dell’America, questa pianta ha rappresentato un’importante fonte alimentare per i nativi, mentre è stata introdotta in Europa soltanto nel XVII secolo.
Il topinambur si è diffuso in tutta Europa, dove, ancora oggi, è utilizzato come pianta ornamentale, in cucina e come pianta medicinale. I tuberi, infatti, contengono inulina e sono venduti come functional food sia per l’apporto di fibre che per stimolare l’appetito.
Calorie, proprietà, valori nutrizionali
Il topinambur è un ingrediente ipocalorico: apporta circa 30 kcal per 100g di alimento fresco. Contiene per l’80% acqua e per il 10% frutto-oligosaccaridi come l’inulina.
Al contrario di altri tuberi come la patata – a cui assomiglia per forma e consistenza – il Topinambur ha un apporto calorico molto ridotto. Se l’amido delle patate viene digerito dal nostro organismo in forma di glucosio, i frutto-oligosaccaridi del topinambur non seguono lo stesso destino: fanno parte della cosiddetta fibra alimentare solubile. Essa svolge un’azione probiotica sulla microflora intestinale: favorisce lo sviluppo dei batteri utili quali bifidobatteri e lattobacilli, a scapito dei batteri potenzialmente patogeni.
A livello nutrizionale, il Topinambur contiene:
- l’80% di acqua
- il 15% di carboidrati (inulina, asparagina, betaina, colina, fruttosio)
- il 2-3% di proteine
- sali minerali tra cui potassio (circa 400 mg), fosforo, calcio e magnesio
- vitamina A (circa il 2%), vitamina B, vitamina H (che resiste a tutte le cotture).
Proprietà e benefici del topinambur
Grazie al contenuto di glucidi – e di inulina in particolare – il Topinambur è adatto a regimi ipocalorici per persone obese o diabetiche. Il ridotto carico glicemico e calorico, tuttavia, è solo uno dei benefici. Scopriamo insieme tutte le proprietà:
- l’inulina al suo interno favorisce lo sviluppo dei bifido-batteri, rafforza quindi l’attività immunostimolante e svolge un’azione lassativa;
- riduce i valori di colesterolo;
- regolarizza l’attività intestinale;
- contribuisce a stabilizzare i valori di glucosio nel sangue;
- regola l’acido urico;
- il lactobacillus, in quanto nutriente energetico, lo rende particolarmente utile alle donne in allattamento, agli anziani, ai convalescenti e ai bambini.
Come pulire il topinambur
La procedura per pulire il Topinambur è semplice e veloce:
- Spazzola o raschia la superficie esterna con una retina per rimuovere tutti i residui di terra;
- Sciacqua i tuberi in acqua corrente. In alternativa, puoi lasciarli qualche minuto a bagno nel bicarbonato;
- Taglia il topinambur a fette sottili o cubetti.
Raccolta e stagionalità
Il topinambur è una pianta perenne ma si raccoglie preferibilmente in autunno e inverno. Nonostante la stagionalità invernale è comunque possibile trovarlo durante tutti i mesi dell’anno.
Cotture e usi in cucina
Il Topinambur, soprattutto nel periodo di guerra, era un’importante risorsa alimentare. Se un tempo veniva consumato da chi non aveva altro cibo, negli ultimi anni questo tubero è stato completamente riscoperto ed è diventato il protagonista di innumerevoli ricette sfiziose.
Alla pari del carciofo, può essere consumato sia crudo che cotto. Se nei mesi caldi si può gustare in insalate e piatti freddi della cucina crudista, nei periodi più freddi il topinambur si presta per vellutate e zuppe. Se ridotto a cubetti di 1 cm di lato, richiede 10 minuti in bollitura e 15- 20 minuti in padella.
Se abbinato al carciofo, ne esalta il sapore e le proprietà legate alla purificazione del sangue.
Ricette
Il topinambur si presta agevolmente alla realizzazione di antipasti, primi, contorni e snack.
Ecco alcune idee per gustarlo.
Curiosità e usi del topinambur
Dell’Helianthus tuberosus L. non si butta via niente: ogni parte della pianta, infatti, ha diversi impieghi:
- Oleolito di topinambur: in cosmesi può essere grattugiato e mescolato con olio di oliva, mandorle o jojoba, dove trova applicazione nei massaggi nutrienti per il corpo.
- Farina di topinambur: la si trova nei negozi di alimenti naturali e nelle erboristerie. Aggiunta ad altre farine nella percentuale del 10%, rende gli impasti adatti a diabetici e stitici.
- Foraggio e alimentazione del bestiame: per questo impiego, si utilizza la parte verde del fusto e delle foglie.
- Repellente naturale: il profumo dei fiori di topinambur repelle molti insetti indesiderati, tra cui le mosche.
Ora che conosci tutti i benefici e le peculiarità di questa pianta straordinaria, potrai divertirti a sperimentare piatti e ricette fit!
Dott.ssa Beatrice Olearo – Team Nutirtion
24 Febbraio 2022