Endometriosi: sintomi, terapia e alimentazione

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Endometriosi: sintomi, terapia e alimentazione

L’endometriosi si riscontra nel 10%* circa delle donne in età fertile ed è una patologia in grado di impattare negativamente sulla qualità di vita.

È caratterizzata dalla presenza e dalla proliferazione di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Si possono formare aderenze a livello delle ovaie, della vescica, delle tube e del retto. Questo tessuto è estrogeno-dipendente e crea processi infiammatori acuti e cronici che coinvolgono diversi organi.

*Linee guida Diagnosi e trattamento endometriosi 2018 AIGOI

Quali sono i sintomi dell’endometriosi?

Tra i più comuni e frequenti troviamo:

  • dismenorrea (dolore durante il ciclo mestruale)
  • dolori pelvici cronici
  • dolori durante i rapporti sessuali
  • difficoltà e dolore durante la minzione

A chi rivolgersi se si sospetta di soffrire di endometriosi?

Per il miglior trattamento di questa patologia è fondamentale rivolgersi ad un team di esperti:

  • Ginecologo: in seguito a degli esami specifici per la diagnosi, chiarirà tutti i dubbi, somministrerà la terapia farmacologica e/o integrativa più adeguata e valuterà, in base allo stadio, un eventuale intervento chirurgico.
  • Ostetrica: si occuperà della riabilitazione del pavimento pelvico.
  • Nutrizionista: fornirà un piano alimentare che tenga conto delle esigenze individuali e della condizione specifica.
  • Psicologo: fornirà un supporto utile per la gestione del dolore e della sfera intima.
  • Personal trainer: un piano di allenamento volto alla tonificazione aiuta ad alleviare i sintomi legati al dolore e ad equilibrare gli ormoni.
  • Agopuntore: diversi studi hanno dimostrato come l’agopuntura possa aiutare nella riduzione del dolore.

Come intervenire con l’alimentazione?

  • Prediligi il consumo di alimenti antinfiammatori e ricchi in omega 3: aiuteranno a ridurre l’infiammazione legata all’elevata concentrazione degli estrogeni.
    Pesce azzurro, avocado, olio di semi di lino, semi di chia, alghe, erbe spontanee.
  • Riduci il consumo zuccheri, latticini, oli vegetali, junk food, prodotti da forno confezionati, fritture, margarine
  • Alterna il consumo di alimenti contenenti glutine con il consumo di alimenti che ne sono naturalmente privi (riso, quinoa, grano saraceno, amaranto).
  • Limita il consumo di alimenti ricchi di estrogeni e quelli che favoriscono l’aumento degli estrogeni: soia, germe di legumi, segale, caffè e cibi contenenti caffeina.
  • Prediligi gli alimenti “alleati” del fegato (tarassaco, carciofi, cardo mariano) e dell’intestino (cipolla, kefir, yogurt, zenzero, tè verde) in quanto sono due organi importantissimi per il metabolismo degli estrogeni. In condizioni normali gli estrogeni vengono processati ed eliminati con le feci, ma in caso di endometriosi, gli estrogeni non vengono del tutto eliminati per via della loro elevata concentrazione e permanendo si accumulano provocando gli effetti tipici della disbiosi.

Mantenere uno stile di vita salutare è di fondamentale importanza. Sarà indispensabile mantenere un peso corporeo adeguato in quanto, in caso di sovrappeso o obesità, il tessuto adiposo in eccesso produrrà più estrogeni con conseguente peggioramento della sintomatologia. Sarà, inoltre, utile, scegliere con cura i prodotti che si acquistano, in modo da ridurre gli interferenti endocrini sia in campo cosmetico (parabeni) che alimentare (bisfenolo A, ftalati).

Dott.sse Valeria Lo Curcio e Nancy Grillo – Biologhe Nutrizioniste Team SGPnutrition

21 Febbraio 2024